No, è falso. Purtroppo nella notizia non c’è niente di vero. Tra l’altro, si tratta di una notizia già smentita dai diretti interessati, in quanto la notizia parte da esperimenti condotti in laboratorio, ma che non hanno alcuna dimostrazione nell’uomo e quindi NESSUNA applicabilità pratica per i malati oncologici.
LA SMENTITA DELLA SCIENZANel dettaglio, i ricercatori Mirco Fanelli e Vieri Fusi, che lavorano presso l’Università di Urbino, nel 2010 hanno studiato le potenziali proprietà antitumorali di alcune molecole di sintesi, pubblicando i loro risultati preliminari sulla rivista British Journal of Cancer [1].
I loro studi si sono concentrati su modifiche sintetiche di una molecola naturale, il maltolo (presente in vari alimenti), ricavando così 2 nuove molecole, denominate “malten” e “maltonis” [2]. Il maltolo è una molecola talvolta utilizzata come additivo alimentare grazie al suo aroma e alle sue proprietà antiossidanti. L’ipotesi di Fanelli e Fusi consisteva nello sfruttare le proprietà biologiche della classe di composti ottenuti dalla modificazione del maltolo, in grado di determinare alterazioni della cromatina e quindi potenzialmente in grado di modificare la funzione cellulare, riducendo la proliferazione e inducendo la morte cellulare programmata (apoptosi).
Le indagini di laboratorio (“in vitro”, vale a dire su colture di cellule tumorali) e le successive prime sperimentazioni “in vivo” (vale a dire condotte su animali da laboratorio) hanno fornito interessanti risultati a sostegno dell’ipotesi scientifica [3]. Tuttavia, sono stati gli stessi ricercatori di Urbino, a smentire che ad oggi i loro risultati possano far gridare alla scoperta della cura contro il cancro.
Fanelli e Fusi hanno infatti chiarito: “le molecole che abbiamo brevettato NON devono essere considerate la soluzione nella lotta contro il cancro. Siamo in una fase sperimentale che sta dando ottimi risultati ma ancora lontana dalla sperimentazione clinica [..]. Le nostre molecole ad oggi sono promettenti. La futura attività di ricerca dimostrerà se sarà possibile utilizzarle nell’uomo e con quali benefici”.
Ad oggi, purtroppo, non è stata ottenuta alcuna dimostrazione concreta dell’efficacia clinica di questi derivati del maltolo nei pazienti affetti da tumore.
Fonti informative:
1) Amatori S, Bagaloni I, Macedi E, Formica M, Giorgi L, Fusi V, Fanelli M. Malten, a new synthetic molecule showing in vitro antiproliferative activity against tumour cells and induction of complex DNA structural alterations. Br J Cancer. 2010 Jul 13;103(2):239-48. doi: 10.1038/sj.bjc.6605745. Epub 2010 Jun 22. PubMed PMID: 20571494; PubMed Central PMCID: PMC2906739.
2) Amatori S, Ambrosi G, Fanelli M, Formica M, Fusi V, Giorgi L, Macedi E, Micheloni M, Paoli P, Pontellini R, Rossi P. Synthesis, basicity, structural characterization, and biochemical properties of two [(3-hydroxy-4-pyron-2-yl)methyl]amine derivatives showing antineoplastic features. J Org Chem. 2012 Mar 2;77(5):2207-18. doi: 10.1021/jo202270j. Epub 2012 Feb 22. PubMed PMID: 22296279.
3) Guerzoni C, Amatori S, Giorgi L, Manara MC, Landuzzi L, Lollini PL, Tassoni A, Balducci M, Manfrini M, Pratelli L, Serra M, Picci P, Magnani M, Fusi V, Fanelli M, Scotlandi K. An aza-macrocycle containing maltolic side-arms (maltonis) as potential drug against human pediatric sarcomas. BMC Cancer. 2014 Feb 27;14:137. doi: 10.1186/1471-2407-14-137. PubMed PMID: 24575739; PubMed Central PMCID: PMC3942616.